Agricoltura sostenibile

Agrifood, Image Line: formazione e co-innovazione le chiavi per la twin transition



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Da sistemi per la gestione delle informazioni agricole a progetti europei che promuovono il carbon farming e la formazione di studenti e docenti, Image Line contribuisce a porre le basi per un’agricoltura più sostenibile e tecnologicamente avanzata. I temi del confronto con Cristiano Spadoni, Project Development Leader, in vista del convegno dell’Osservatorio “Smart Agrifood: il…

Pubblicato il 12 mar 2024



Cristiano Spadoni, Project Development Leader Image Line
Cristiano Spadoni, Project Development Leader Project Development Leader | Progetti Speciali e CSR Image Line

Dal 1988 Image Line si distingue nel panorama dell’agricoltura per il suo impegno nello sviluppo di soluzioni digitali avanzate. La prima realizzazione è la banca dati dedicata ai prodotti fitosanitari, Fitogest®, che tutt’ora è costantemente aggiornata e disponibile online per la community: 300.000 operatori del settore che interagiscono con Image Line ogni giorno e che utilizzano il network di portali per informarsi, aggiornarsi, raccogliere idee per produrre in modo più sostenibile.

Far conoscere il valore dell’agroalimentare Made in Italy, questa la filosofia di Image Line che, riconoscendo le sfide e le opportunità che la transizione ecologica e la sostenibilità economica presentano, ha riorganizzato i processi in tre business unit strategiche, ognuna con un obiettivo chiaro e una missione specifica, ma tutte orientate verso un obiettivo comune: trasformare l’agricoltura in un modello più efficiente, responsabile e resiliente facendo leva sull’innovazione digitale.

La BU Agricoltura Digitale che mira a sviluppare piattaforme digitali per la gestione dei dati legali di campo e la semplificazione dell’attività agricola, la BU Marketing & Strategy che si propone di migliorare la comunicazione e la condivisione di dati e informazioni, e la BU Progetti Speciali e CSR finalizzata a supportare progetti di innovazione in campo agritech e sostenibilità.

Una nuova configurazione che permette di rispondere in modo ancora più efficace alle esigenze del settore, guidando l’agricoltura verso un domani più verde e tecnologicamente avanzato. Ce ne ha parlato Cristiano Spadoni, Project Development Leader | Progetti Speciali e CSR Image Line, partner dell’Osservatorio Smart Agrifood che venerdì 15 marzo terrà l’edizione 2024 del Convegno di presentazione dei risultati dell’ultima ricerca.

Registrati per partecipare alla nuova edizione del Convegno dell’Osservatorio Smart Agrifood per scoprire lo stato di adozione delle tecnologie digitali nel settore agricolo, il ruolo del digitale nel carbon farming e le innovazioni nella tracciabilità di filiera

Il digitale sta disegnando nuovi confini per l’agricoltura

Il settore agroalimentare si trova di fronte a sfide sempre più complesse a causa del cambiamento climatico, che evidentemente esercita una pressione significativa sull’ottimizzazione dell’utilizzo delle risorse agronomiche.

Parallelamente, spiega Spadoni, la possibilità di trasferire agevolmente i dati dal campo alla filiera fino alla pubblica amministrazione è diventata una necessità sempre più impellente, tanto per agevolare i processi di certificazione quanto per rispondere alle esigenze informative delle strutture che erogano i contributi in agricoltura.

La risposta di Image Line a queste sfide è la digitalizzazione dei processi agricoli, resa possibile attraverso un ecosistema che fa leva sulla piattaforma QdC® – Quaderno di Campagna®. Un sistema di gestione delle informazioni agricole o farm management information system, attualmente adottato da 175.000 aziende agricole che gestiscono oltre 1,5 milioni di ettari in Italia, che facilita notevolmente il lavoro non solo degli agricoltori ma anche dei professionisti che li supportano, come i Centri di Assistenza in Agricoltura (CAA) e coloro che forniscono assistenza tecnica.

Durante il convegno dell’Osservatorio Smart Agrifood, sarà il cliente Terrepadane a condividere la propria testimonianza su come la soluzione di Image Line stia guidando il cambiamento verso pratiche più efficienti e sostenibili.

Viticoltura rigenerativa e la frontiera del Carbon Farming

In questa cornice, attraverso il programma LIFE l’Unione Europea sta co-finanziando il progetto quadriennale di innovazione che vede Image Line come capofila di un partenariato composto da centri di ricerca (CREA), cantine (Agricola San Felice, Castello di Albola, Ruffino 1877), organizzazioni e service provider (da EZ Lab France a Carbon Credits Consulting, fino all’Unione Provinciale Agricoltori di Siena).

Si tratta di LIFE VitiCaSe che, per realizzare il concetto di viticoltura rigenerativa, è volto ad implementare una serie di buone pratiche agricole per la gestione del vigneto, con uno sguardo attento alla tutela del suolo, oltre che valutare le azioni che potrebbero generare crediti di carbonio, il tutto supportato da una innovativa piattaforma digitale per il carbon farming. Il progetto prevede anche azioni di dissemination che Image Line coordina e che sono già in corso sia a livello nazionale, sia nell’ambito di convegni scientifici a livello europeo, non ultimo l’European Carbon Farming Summit.

Coltivare le menti per seminare una innovazione di filiera

Per una evoluzione del settore agroalimentare che sia in grado di canalizzare correttamente queste sfide, afferma Spadoni, sarà sempre più necessaria una azione informativa ed educativa a supporto delle digitalizzazione. Sono otto anni che Image Line si impegna a portare l’agricoltura digitale nelle scuole agrarie attraverso il progetto AgroInnovation EDU, completamente gratuito per studenti/studentesse e docenti. Una iniziativa che si è ampliata con la realizzazione di una serie di riconoscimenti a neo-laureati/e e PhD (l’AgroInnovation Award, ideato da Image Line con l’Accademia dei Georgofili) e per giovani ricercatrici/ricercatori (Premio Filippo Re, con l’Accademia Nazionale di Agricoltura).

Una parola chiave, oltre a digitalizzazione, precisa Spadoni, sarà “co-innovazione” perché è con la collaborazione di più protagonisti della filiera – dalla ricerca al campo – che diventa possibile una vera e propria twin transition del settore. Ne è un esempio il progetto CAP4AgroInnovation, anch’esso co-finanziato dall’Unione Europea che ha riconosciuto in Image Line la capacità di realizzare azioni di informazione e comunicazione per trasferire alla società civile quali opportunità possono essere colte dalle imprese agricole – con uno sguardo attento alle giovani generazioni – per portare innovazione in campo.

Nella condivisione della conoscenza le radici dell’innovazione sostenibile in agricoltura

Spadoni che è coautore insieme a Ivano Valmori – Fondatore Image Line e Direttore Responsabile AgroNotizie e membro del comitato consultivo “digitalizzazione in agricoltura” dell’Accademia dei Georgofili – del libro “Agricoltura Digitale“, condivide poi una visione chiara sul ruolo dell’innovazione digitale nel settore agrifood.

Sostanzialmente, l’idea che vuole trasferire è che il potenziale della digitalizzazione non risiede solo nella sua capacità di rendere più efficiente l’uso degli input agronomici e di alleggerire il carico delle pratiche burocratiche. La vera rivoluzione digitale, sostiene, si manifesta nella creazione di un ecosistema di condivisione della conoscenza.

In questo spazio collaborativo, chi produce assieme a chi fa assistenza tecnica e a chi fa ricerca può comprendere e valorizzare al meglio i dati che raccoglie nel proprio campo, trasformarli in informazioni e infine, convertire queste ultime in strategie per produrre in maniera efficiente e al tempo stesso sostenibile. L’innovazione digitale, dunque, è fondamentale affinché il settore agrifood possa avanzare verso un futuro più sostenibile su tutti i fronti: ambientale, sociale ed economico (ESG).

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